Thomas Busby e la Sedia Maledetta

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Le leggende metropolitane spesso si sviluppano intorno a eventi realmente accaduti, con episodi di vita inspiegabili e al contempo velati di mistero e collegati a volte a oggetti di uso comune. Come nel caso di una sedia che si trovava in un piccolo pub sulla Carlton Road di Thirsk, nel North Yorkshire, un oggetto comune fatto di legno e in stile antico, ma dietro al quale vi sono storie di orrore e di morte. Racconti che hanno influenzato il comportamento delle persone, dato che fino a pochi anni fa se entravate nel pub, anche con tutti i posti occupati avreste visto una sedia in un angolo, vuota e con la gente intorno. La sua storia è legata a quella di Thomas Busby e a una maledizione.

Thomas busby pub

La storia di Thomas Busby e la condanna a morte

La vicenda inizia nell’anno 1702 presso un pub nello Yorkshire, uno dei tanti dove la notte operai e avventori passano il tempo a parlare, divertirsi e a bere. Un certo Thomas Busby, conosciuto da tutti come un falsario e un ubriacone, è come al solito seduto sulla sua sedia a sorseggiare l’ennesima birra della serata. Tutti lo conoscono, ma poche persone si avvicinano a questo personaggio che non ha nulla di straordinario oltre ad essere accomunato a un altro falsario, il padre della moglie Elisabeth. Ma quella sera le cose cambiano. Thomas Busby ritorna nella locanda vicino al pub dove risiedeva e trova il suocero intento a voler riportare a casa la figlia.

Dopo un diverbio alla fine la collera si spegne. Ma in tarda notte, Busby, colto da un momento di follia omicida, decide di recarsi a casa del suocero e ucciderlo nel sonno, fracassandogli il cranio con un martello presente in casa. Un omicidio efferato di un enorme violenza che lascia attoniti anche la polizia, che arresta immediatamente Thomas Busby. Le prove sono schiaccianti e l’autore dell’omicidio viene condannato a morte per impiccagione.
A questo punto la storia inizia a prender una strana piega. Infatti, quando il giudice, come da prassi, richiede al condannato la sua ultima volontà, Thomas Busby da ubriacone e accanito bevitore chiede di poter effettuare l’ultima bevuta di birra, nel suo solito bar. Il giudice acconsente anche se con perplessità.

Thomas Busby, scortato da un folto nugolo di poliziotti viene condotto al pub, dove si può sedere sulla sua amata sedia a godersi l’ultima birra in tranquillità. La polizia era pronta a qualunque tentativo di fuga, ma il condannato non compie nessun strano gesto, gustando la sua bevanda come se non lo aspettasse la forca. Ma prima di alzarsi, lancia una maledizione: chiunque si fosse seduto su quella sedia sarebbe morto improvvisamente.
La storia di Thomas Busby si conclude con la sua impiccagione proprio di fronte al pub e con il suo corpo lasciato per giorni a penzolare come monito dell’efferato omicidio commesso.

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La maledizione lanciata da Thomas Busby e le morti legate alla sedia maledetta

Da quel momento il pub acquisisce il nome di Busby Stoop Inn e a tutti gli avventori che entrano nel locale viene indicata una sedia in un angolo, raccontando della maledizione lanciata da Busby. Una storia affascinante, ma che ha dei risvolti cupi e mortali. Infatti, il primo caso si verifica nel 1864, quando uno spazzacamino decide di sedersi sulla sedia maledetta. Verrà trovato morto seduto ai bordi di un marciapiede la stessa notte.

La vicenda cade nell’oblio fino alla Seconda Guerra Mondiale. Nei pressi del pub era dislocata la Skipton on Swale, una pista di atterraggio sede di quattro squadroni della Royal Canadian Air Force, che avevano come punto di ritrovo proprio il Busby Stoop Inn. Nelle serate, tra una missione e un’altra, i diversi gruppi di piloti della Royal Air Force erano soliti sfidarsi a sedersi sulla sedia come prova di coraggio. Ben presto il racconto della maledizione diventa un mito e successivamente un mistero. Infatti, dai vari racconti delle vicende di guerra negli anni ’60, si iniziò a notare una strana coincidenza: tutti i piloti che avevano osato sedersi sulla sedia di Thomas Busby, erano tragicamente morti nelle missioni successive. Anche in questo caso, le coincidenze si trasformano in qualcosa di più, quando nel 1968 due camionisti, ascoltando i racconti della maledizione, decidono di sfidare la sorte sedendosi sulla sedia.

Tra applausi e birra per il coraggio dimostrato, i due autisti si allontanano dal pub e inspiegabilmente muoiono in un incidente stradale con il loro camion che sbatte contro un albero. Negli anni successivi la leggenda della maledizione continua ad aleggiare sulla sedia. Siamo nel 1970, quando un muratore decide, anche lui, di sfidare la maledizione. Così si siede sulla sedia maledetta e il giorno dopo muore, inspiegabilmente, cadendo da un’impalcatura dove stava lavorando. Gli episodi si susseguono, si narra addirittura che le morti fossero arrivate a 63. La sedia diventa una vera e propria attrazione, tanto che nel 1978, Tony Earnshaw, il nuovo proprietario del Busby Stoop Inn e uomo molto scettico, dovette ricredersi. Così decide di riporre la sedia maledetta in cantina, ma anche qui la maledizione colpisce ancora: un fattorino, casualmente si sedette sulla sedia, per recuperare le forze dalla stanchezza di una consegna e morì poche ore dopo in un incidente stradale.

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Il Fantasma di Thomas Busby vaga nella locanda

A rafforzare la maledizione non vi furono solo le morti inspiegabili avvenute nell’arco dei secoli, ma anche le testimonianze di strani avvenimenti che sono avvenuti nella locanda dove era presente la sedia. L’ex proprietaria ha raccontato che diverse volte ha visto una strana figura senza braccia presente sul pianerottolo delle scale, che scompariva appena osservata. Altri testimoni, dichiarano che sedendosi nel punto in cui la sedia era posizionata hanno intravisto il corpo di Thomas Busby appeso a una forca. Infine, alcuni hanno visto un’ombra fermarsi nel punto in cui era collocata la sedia.

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La sedia maledetta di Thomas Busby al museo di Thirsk

Nel 1978, dopo l’ultima morte inspiegabile, Tony Earnshaw ha deciso di donare la sedia maledetta a museo di Thirsk, con la condizione che nessuno si sarebbe dovuto più sedere. Per questo oggi è possibile vederla a mezz’aria.

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Sabrina Parigi è nata a Firenze e lì ha frequentato un corso di trucco di base, trucco teatrale ed effetti speciali. Da sempre appassionata di cinema, si è documentata accuratamente e a lungo su regia, sceneggiatura, soggetto e dialoghi per il cinema. Nel 2008 ha dato vita, insieme ad altri soci, all'associazione culturale di cinema indipendente “Le Tre Pietre”, che ha come scopo la realizzazione di corti/medi/lungometraggi, documentari, videoclip e la divulgazione delle arti in genere. Nel 2007 dirige e interpreta il corto Le Tre Pietre, nel 2008 Crypto, ottenendo la nomination come miglior regia esordiente al Festival di Roma “Corto.it”. Nel 2009 realizza il documentario Piccole e curiose storie fiorentine, selezionato e apprezzato in numerosi festival, al quale è seguita una versione più completa ed accurata, dal titolo Firenze curiosità e leggende. Negli ultimi anni ha continuato a fare ricerche sulle origini di antiche leggende e superstizioni, creando nel 2017 il sito Leggende, Curiosità, Misteri e Paranormale, sostituito nel 2018 dal sito migliorato e completo 3pietre.it