Tavola Ouija per Comunicare con gli Spiriti: Pericoli e Regole

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La tavola Ouija è uno strumento di piccole dimensioni utilizzato per le comunicazioni medianiche, creato verso la metà dell’Ottocento e diventato celebre nel corso del XX secolo.

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Photo by Alexia Rodriquez

Storia della tavola Ouija

Ideata nel XIX secolo, inizialmente non aveva alcun nome e prevedeva le sole lettere dell’alfabeto. Gli inventori della tavola Ouija furono i due uomini d’affari Charles Kennard ed Elijah J. Bond, i quali brevettarono una semplice tavoletta di piccole dimensioni con l’alfabeto stampato sopra. La decisione di metterla in commercio risale al 28 maggio del 1890. Alcuni anni dopo, nel 1901, un dipendente di Kennard, William Fuld, decise di rilevare i diritti della tavoletta, mettendola in produzione nel 1902 e assegnandole il nome di Ouija.

Inizialmente, Fuld affermò che il nome della tavoletta provenisse da un’antica parola egizia traducibile con l’espressione “buona fortuna”. Più tardi, invece, venne chiarito come il nome dello strumento provenisse dall’unione di altre due parole, ovvero “oui” (francese) e “ja” (tedesco), che significano entrambe “sì”. Non è chiaro il motivo per cui il nome della tavoletta venne creato in questo modo.

A partire dal 1991, il trademark della tavoletta Ouija è stato acquisito dalla Hasbro, che lo ha rilevato da Parker Brothers. La leggenda che accompagna questa tavoletta sostiene che l’invenzione della stessa in realtà sia molto più antica e che addirittura Pitagora l’avrebbe impiegata per mettersi in contatto con l’universo invisibile. Di tutto ciò non esiste nessuna prova storica.

Come usare la tavola Ouija per parlare con gli spiriti

Lo strumento è formato da una superficie piatta, generalmente fatta di plastica o legno lucido, su cui sono disegnate le lettere dell’alfabeto e i numeri dallo 0 al 9. Più raramente, compaiono anche un “sì” e un “no” e altri simboli. L’utilizzo della tavoletta Ouija è abbinato a un indicatore mobile, definito Planchette. In commercio esistono numerosi tabelloni, di svariate forme e già pronti all’uso. La tipologia più diffusa è quella con le lettere sistemate in senso circolare, tuttavia, ve ne sono anche con disposizioni orizzontali o semicircolari.

Fin dagli esordi, lo strumento viene impiegato soprattutto per le sedute spiritiche. Lo scopo di questo particolare strumento è interagire con le anime dei defunti e con gli spiriti presenti nella stanza: ogni utilizzatore pone determinate domande ad imprecisate entità sovrannaturali, che, attraverso un medium, fanno in modo che l’indicatore si muova fino a comporre la risposta, usando le lettere dell’alfabeto e i numeri disegnati sul supporto. I partecipanti, seduti intorno a un tavolo, evocano l’entità che si è manifestata, poggiando l’indice della mano destra sull’indicatore. A questo punto, lo strumento dovrebbe cominciare a muoversi sempre più rapidamente, consegnando il proprio messaggio ai presenti.

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La planchette

Di Brandon Hodge – Opera propria, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=23916252
Tavola Ouija: spiegazioni scientifiche

Il movimento dell’indicatore sul tavolo, qualora si manifesti, viene spiegato dalla scienza come un effetto ideo-motorio, ossia un movimento inconscio suggerito dalla psiche e dalle suggestioni. James Randi, autore del volume “An Encyclopedia of Claims, Frauds, and Hoaxes of the Occult and Supernatural”, fece notare come, se i partecipanti ad una seduta con tavoletta Ouija erano bendati, non riuscivano a produrre alcuna frase di senso compiuto. Spiegazione avvalorata anche dal fatto che si ottengono frasi prive di senso ogni volta che si mischiano o rovesciano le lettere e i numeri, cosa verificabile anche con altri strumenti simili.

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Photo by Josh Olalde

Tavola Ouija pericoli, regole e conseguenze

Nonostante la maggior parte delle persone siano convinte che si tratti di mera suggestione e che, in realtà, i movimenti sulla tavola Ouija siano determinati da azioni inconsce, i partecipanti restano emotivamente coinvolti. Molte delle persone che prendono parte a questi riti evocativi sono inconsapevoli dei pericoli cui è possibile andare incontro, provando e riprovando a stabilire un contatto con queste entità. Il rischio, ovviamente, sta nel tentare di comunicare con i demoni in luoghi a “rischio”, in cui in passato si sono registrati avvistamenti o altri eventi particolari. Anche la Chiesa ha sempre messo in guardia i fedeli con grande severità. D’altra parte la più grande astuzia del diavolo non è far credere a tutti che non esiste?

Come costruire una tavola Ouija

Chi non riesce a trovare una tavoletta Ouija nei negozi, può farne una da sé. Basterà armarsi di pazienza e buona volontà. Lo step iniziale è scegliere il legno da utilizzare: quelli migliori per lavori di questo tipo sono la betulla, la quercia e il mogano poiché non si piegano facilmente, sono robusti e si adattano bene alle differenze di umidità. La tavola di legno dovrà quindi essere incisa o disegnata: in questo caso andrà bene una vernice trasparente (lucida o opaca) e uno smalto finale per proteggerla.

Per i disegni, il consiglio è fare totale affidamento alla propria fantasia, poiché non esiste uno schema logico cui attenersi. La planchette, invece, dovrà essere in legno o in plastica trasparente, oppure di qualsiasi altro materiale leggero. Alcuni, per attenersi alle indicazioni di un’antica tradizione, preferiscono usare un bicchiere, una piccola tazza da tè oppure delle monete fortunate.

Alcuni film dove è stata usata la tavola Ouija:
  • L’esorcista (The Exorcist), film del 1973 diretto da William Friedkin
  • Şeytan, film del 1974 diretto da Metin Erksan
  • Amityville 3D, film del 1983, diretto da Richard Fleischer
  • Deadly Messages, film del 1985 diretto da Jack Bender
  • Spookies, film del 1986, diretto da Eugenie Joseph, Thomas Doran e Brendan Faulkner
  • Spiritika (Witchboard), film del 1986, scritto e diretto da Kevin S. Tenney
  • Spiritika 2 – Il gioco del diavolo, film del 1993, regia di Kevin S. Tenney
  • Spiritika 3, film del 1995, diretto da Peter Svatek
  • Le verità nascoste (What Lies Beneath), film del 2000 diretto da Robert Zemeckis
  • Long Time Dead, film del 2002 diretto da Marcus Adams
  • Paranormal Activity, film del 2007 diretto da Oren Peli
  • The Pact, film 2012, diretto e scritto da Nicholas McCarthy
  • I Am ZoZo, film del 2012 diretto da Scott Di Lalla
  • Ouija, film del 2014 diretto da Stiles White
  • The Conjuring – Il caso Enfield (The Conjuring 2), film del 2016 diretto da James Wan
  • Ouija – L’origine del male (Ouija: Origin of Evil), film del 2016 diretto da Mike Flanagan
  • Veronica, film del 2017 diretto da Paco Plaza
  • Ouija House, film del 2018, diretto da Ben Demaree

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Sabrina Parigi è nata a Firenze e lì ha frequentato un corso di trucco di base, trucco teatrale ed effetti speciali. Da sempre appassionata di cinema, si è documentata accuratamente e a lungo su regia, sceneggiatura, soggetto e dialoghi per il cinema. Nel 2008 ha dato vita, insieme ad altri soci, all'associazione culturale di cinema indipendente “Le Tre Pietre”, che ha come scopo la realizzazione di corti/medi/lungometraggi, documentari, videoclip e la divulgazione delle arti in genere. Nel 2007 dirige e interpreta il corto Le Tre Pietre, nel 2008 Crypto, ottenendo la nomination come miglior regia esordiente al Festival di Roma “Corto.it”. Nel 2009 realizza il documentario Piccole e curiose storie fiorentine, selezionato e apprezzato in numerosi festival, al quale è seguita una versione più completa ed accurata, dal titolo Firenze curiosità e leggende. Negli ultimi anni ha continuato a fare ricerche sulle origini di antiche leggende e superstizioni, creando nel 2017 il sito Leggende, Curiosità, Misteri e Paranormale, sostituito nel 2018 dal sito migliorato e completo 3pietre.it