Chi, durante una passeggiata fra i boschi, non ha mai immaginato di veder spuntare tra gli alberi il mitico Bigfoot? Questa leggendaria creatura dagli enormi piedi anima la nostra fantasia da decenni e ha seriamente animato il dibattito di antropologi, zoologi e primatologi di tutto il mondo: esiste oppure no?
Un buon 20% degli americani afferma di credere alla sua esistenza, la comunità scientifica nega la validità delle prove finora esaminate: il Bigfoot rimane un mistero insoluto, che viene da lontano.
Cos’è il Bigfoot?
Questa creatura misteriosa viene descritta come un ominide alto fino a 3 metri, peloso come un primate e dotato di enormi piedi che lasciano gigantesche orme nel terreno, caratteristica da cui deriva il suo simpatico nomignolo. Con un peso che si aggira sui 250 kg, il Bigfoot ha un volto dai tratti umanoidi e, a seconda delle testimonianze, è uno schivo abitante dei boschi o un pericoloso aggressore, che può spingersi fin nei centri abitati.
Una creatura leggendaria o un essere che davvero abita le remote foreste del Nord America?
Di questo dilemma si è occupata, a più riprese, anche la scienza, senza mai arrivare a una conclusione esaustiva. Primatologi e antropologi propendono per l’ipotesi che il Bigfoot sia un ominide sopravvissuto all’estinzione. Altri, che ci possa essere qualche stretto rapporto di parentela con l’altrettanto misterioso Yeti tibetano. Un sito americano ha addirittura ipotizzato che sia un discendente del Gigantopithecus, un primate estinto alcuni milioni di anni fa.
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Bigfoot: origini del mito
Il mito del Bigfoot, Piedone in italiano, nasce nelle pieghe della cultura dei nativi americani, fra le mille leggende e storie fantastiche che animano la tradizione orale delle tribù indiane. Fra i pellerossa si narrava da sempre di una creatura leggendaria che, però, non aveva molto in comune con l’odierno uomo delle foreste di cui si dibatte oggi: si trattava di una sorta di giganti, caratterizzati da capelli lunghi fino alla vita, ma umani in tutto e per tutto.
Nel 1920 l’insegnante americano John W. Burns raccolse numerose testimonianze nella riserva indiana di Harrison Hot Springs, nella Columbia Britannica, e questi esseri misteriosi arrivarono sino a noi con il nome anglicizzato di Sasquatch. Ma cosa c’entrano questi giganti dai lunghi capelli con l’umanoide scimmiesco e peloso che suscita così tanta curiosità?
L’antico mito indiano si fonde con quello del Bigfoot nel 1957, quando gli abitanti delle zone adiacenti alla riserva indiana, decisero di organizzare una caccia allo Sasquatch, mettendo in palio una taglia di 5000 dollari per chi ne avesse catturato uno vivo.
L’evento ottenne una grande risonanza sui media dell’epoca e un tale William Roe dichiarò alla stampa che, solo due anni prima, ebbe un incontro ravvicinato con un esemplare femmina, interamente ricoperta da pelo e con braccia lunghe fino alle ginocchia. Da quel momento in poi, sebbene la descrizione fosse completamente diversa da quella che caratterizzava gli Sasquatch, l’immagine di questa creatura si fissò nella memoria collettiva, dando vita al mito del Bigfoot, così come lo conosciamo oggi.
Il Bigfoot esiste? Orme, avvistamenti e aggressioni
Da quel momento in poi, crebbe la leggenda del Bigfoot: avvistamenti in tutta la zona e racconti di aggressioni fecero la fortuna di sinceri testimoni e truffatori di ogni genere.
Fin dall’anno successivo, si moltiplicarono i ritrovamenti di orme di questa creatura: un operaio edile, impiegato nella ditta di un certo Ray Wallace, trovò addirittura delle enormi impronte, lunghe 40 centimetri, nell’area del cantiere. La notizia fece molto scalpore, ma nel 2002, dopo la morte dell’imprenditore, la famiglia ammise che le orme furono solo uno scherzo e mostrarono le sagome di legno utilizzate per lasciare le tracce nel terreno.
La testimonianza più eclatante è un video del 1967, che fece il giro del mondo: filmato dai cacciatori Roger Patterson e Bob Gimlin, mostra un Bigfoot che cammina lento verso il bosco e si volta a guardare i due uomini, prima di inoltrarsi e scomparire nella foresta.
Per molto tempo sembrò l’unica vera prova dell’esistenza di questa creatura, ma, nel 2004, un certo Bob Heironimus confessò di essere stato pagato per recitare quella scena, con indosso un costume. Anche se non fu mai in grado di esibire alcun riscontro a conferma di questa circostanza, i dubbi sull’autenticità del filmato, già condivisi da buona parte della comunità scientifica, aumentarono a dismisura.
A tutt’oggi, non c’è alcun elemento inconfutabile che attesti l’esistenza del Bigfoot. Ma è bello immaginare una creatura leggendaria che vaga senza meta per i boschi, libera ed enigmatica.
Film che hanno tratto ispirazione dal Bigfoot
- The Legend of Boggy Creek, film del 1972, diretto da Charles B. Pierce
- Bigfoot e i suoi amici, film del 1987 diretto da William Dear
- The Untold, film del 2002 diretto da Jonas Quastel
- Abominable, film statunitense del 2006, diretto da Ryan Schifrin
- Harry e gli Henderson è una serie televisiva statunitense di 3 stagioni (‘dal 91 al ’93)
- Bigfoot, film del 2012, diretto da Bruce Davison
- Exists, film del 2014, film diretto da Eduardo Sánchez
- Bigfoot Junior (The Son of Bigfoot) è un film d’animazione franco-belga diretto da Ben Stassen e Jeremy Degruson.
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