IL CASTELLO DI MONSELICE E LA SUA STORIA
Il castello Cini di Monselice si trova in Veneto e la sua costruzione iniziò nel XI secolo, con l’edificazione del Castelletto con l’annessa Casa Romanica. Il castello è costituito da diversi edifici composti da quattro nuclei principali ed una rocca.
Verso sinistra sorge la torre imponente di Ezzelino, un comandante e politico italiano, signore della Marca Trevigiana, costruita in funzione militare-difensiva della seconda cerchia di mura della città di Monselice. Sulla cima della collina invece si innalza una rocca edificata dallo stesso Ezzelino su ordine del grande imperatore Federico II di Svevia.
A partire dal 1405, con l’avvento della Serenissima Repubblica Veneta, il castello di Monselice fu acquistato dalla facoltosa famiglia Marcello che iniziò la costruzione del proprio palazzo, collegato ad entrambi gli edifici principali. L’ultimo stabile edificato fu la biblioteca, costruita per merito di una struttura già esistente, di fronte alla torre dell’imperatore Ezzelino.
Nel 1935 il castello venne acquistato da Vittorio Cini, un uomo di grande cultura ed intelligenza, che decise di ricreare all’interno degli stabili l’antica atmosfera medievale e rinascimentale che ancora oggi si può percepire.
Dal 1981 il castello è diventato di proprietà della Regione Veneto.
Durante i secoli, al castello vi sono stati aggiunti edifici nuovi ed è stato ristrutturato svariate volte, ed ha avuto diverse funzioni: è stato una difesa militare, una villa signorile ed infine villa veneta.
LA VIA DELLE SETTE CHIESETTE DI MONSELICE
La città è di origine medievale e si trova tra la natura ed il verde dei Colli Euganei.
A Monselice si trova la Strada delle Sette Chiesette, un breve cammino che inizia con l’Antica Porta Romana, e che per secoli è stato percorso da centinaia di migliaia di pellegrini.
Questo percorso si trova ai piedi della Rocca e l’itinerario è composto dalla visita di 7 chiese dalle dimensioni ridotte, costruite tra la fine del ‘500 e gli inizi del ‘600 da Vincenzo Scamozzi, su commissione di Pietro Doduo, membro di una facoltosa famiglia veneziana che era in possesso di molti terreni nei pressi di Monselice. Ogni piccola chiesa porta il nome di una basilica romana, troviamo quindi:
- Santa Maria Maggiore
- San Giovanni in Laterano
- San Sebastiano
- Santa Croce in Gerusalemme
- San Lorenzo fuori le mura
- Santi Pietro e Paolo
- San Giorgio
Il Santuario di San Giorgio è quello più grande e si trova a fine percorso, al suo interno sono presenti 25 salme di martiri cristiani, e altre reliquie che cominciarono ad arrivare da Roma a partire dal 1651.
L’itinerario termina con la visita della villa Duodo, un edificio rinascimentale, anch’essa progettata dall’architetto Scamozzi.
LE LEGGENDE CHE AVVOLGONO IL CASTELLO CINI DI MONSELICE
Sono ben due le leggende principali che tralasciano un alone di mistero e rendono il castello di Monselice ancor più affascinante, e per certi versi anche inquietante e macabro.
Avalda, la moglie infedele
Si dice che Avalda fosse la sposa di Ezzelino d’Este, colui che fece edificare il castello per poi donarlo alla sua amata in segno d’amore.
Avalda era una donna affascinante, facoltosa, colta, che però amava circondarsi di svariati amanti per soddisfare ogni sua qualsiasi perversione.
Era una donna tanto affascinante quanto crudele, infatti ogni volta che si stancava di uno dei suoi spasimanti lo faceva brutalmente uccidere.
Quando il marito scoprì che la moglie lo tradiva perse completamente il senno, a tal punto di arrivare a farla uccidere da un sicario nel salone principale del castello, proprio difronte ai suoi occhi.
Si dice che il fantasma di Avalda sia stato avvistato più e più volte, e che si presenti nelle vesti di una donna adulta, minuta, pallida, con un vestito bianco sporco di sangue, e che vaghi per il castello di Monselice in cerca di amanti per continuare a soddisfare la sua lussuria.
Jacopino da Carrara e Giuditta, un Amore recluso
Giuditta era la giovane sposa di Jacopino da Carrara. Quest’ultimo era un uomo di grande potere, reggente della città di Monselice insieme a Francesco da Carrara.
Si dice che Francesco, un uomo molto paranoico, cominciò a sospettare di una congiura nei suoi confronti da parte di Jacopino.
Così fece rinchiudere lo stesso nel castello di Monselice, ed in seguito fece recludere anche sua moglie, in quanto accusata di aver tentato di corrompere le guardie per vedere anche solo per qualche secondo il suo sposo che tanto amava.
I due morirono di stenti, senza mai più rivedersi, in due aree separate del complesso.
Si dice che all’interno del castello sia stato visto il fantasma di Jacopino, una sagoma invecchiata, consumata dalla fame e dalla sete, che si sorregge con un bastone, e che Giuditta invece vaghi disperatamente al di fuori delle mura, alla ricerca del suo amato.
Castello di Monselice Orari:
L’apertura al pubblico è da Febbraio a Dicembre.
Nel mese di Gennaio è aperto per gruppi su prenotazione.
Il Complesso Monumentale è aperto al pubblico tutti i giorni.
- Da Marzo ad Ottobre l’orario d’apertura è il seguente:
- h 09:00 – 10:00 – 11:00
- h 15:00 – 16:00 – 17:00
- Nei mesi di Novembre, Dicembre e Febbraio l’orario di apertura è il seguente:
- h 10:00 – 11:00
- h 14:00 – 15:00
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