Il chupacabra, letteralmente succhia capra, da chupar “succhiare” e da cabra “capra”. Il “ciucciacapra” si dice che sia un animale sconosciuto alla scienza, il nome deriva dal fatto che ami attaccare e bere, tra le altre cose, il sangue delle capre.
Le trasmissioni di Voyager e Mistero hanno dedicato al chupacabra diverse puntate.
La descrizione dei chupacabras ogni volta varia, la loro statura a volte è minuta e a volte è simile a un piccolo orso, spesso si sente dire che sono simili ai coyote e che hanno la parte dorsale ricoperta di spine, dalla base del collo fino alla coda, tre dita artigliate e un muso appuntito, altre volte si dice che abbia l’aspetto di un cane spelacchiato.
La “nascita” del Chupacabra
La sua notorietà nasce a Puerto Rico nel 1995, quando furono trovate numerose capre e altri animali da cortile morti, almeno in apparenza, a causa di un dissanguamento, da qui il nome chupacabra (el chupacabra). Le autorità portoricane sostennero invece che fu opera di cani randagi o altri animali selvatici. Da quel momento le voci iniziarono a circolare. Madelyne Tolentino fu la prima testimone oculare, lo descrisse come una creatura che stava su due zampe, mancante di naso e orecchie, con enormi occhi rossi e con il dorso coperto di spine. La sua storia andò a finire su un giornale portoricano. Fu sospettato che la donna fosse stata influenzata dalla creatura ibrida del film “Species”, che aveva visto poche settimane prima.
Da quel momento, il chupacabra, venne spesso avvistato con quelle sembianze.
Miami, Nicaragua, Cile e Messico, gli attacchi continuavano anche in altri luoghi, l’unica cosa in comune erano sempre i corpi degli animali dissanguati, alcuni si dice che avevano anche dei buchi sul collo. Col passare del tempo, il suo aspetto cominciò a mutare nei racconti delle persone, si diceva che fosse un quadrupede privo di peli.
Esperti di fauna selvatica affermavano che si trattava di semplici canidi affetti da scabbia.
Il chupacabra ha sempre attaccato animali, ma nel 1988, a San Paolo in Brasile, un uomo fu trovato dissanguato e mutilato, anche quella volta la colpa andò al piccolo vampiro.
Una famiglia texana disse di averne catturato vivo uno qualche anno fa, lo misero in una gabbia e lo nutrirono con mangiare per gatti. Anche in questo caso un biologo disse che somigliava a una specie di canide. Ovviamente le foto fecero il giro del mondo.
Sul chupacabra se sono sentite veramente tante, dall’altezza che può variare dai 60 ai 180 cm, al fatto di potersi mimetizzare come i camaleonti, si dice che abbia una forza sovrumana, che abbia persino poteri paranormali e che sia in grado di ipnotizzare le persone lasciando dietro di sé una scia di zolfo. Si parla, inoltre, di manipolazioni genetiche altamente sofisticate.
Quello che si può affermare sicuramente è che il mito del chupacabra è vivo ancora oggi. Questa creatura leggendaria continuerà ad esistere ancora per molto.
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