Rocca Malatestiana di Cesena e il Corridoio dei Fantasmi

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La Rocca Malatestiana di Cesena sorge nel centro città su una modesta altura ed è circondata dal Parco della Rimembranza. Questa fortezza è un pezzo di passato fatto di guerre tra signori, cavalieri, onore e ricchezza.

Per conoscere la Rocca dei Malatesta di Cesena, occorre anzitutto scoprirne la storia e le leggende che aleggiano su di essa.

La storia della Rocca Malatestiana di Cesena

La Rocca dei Malatesta venne rinnovata e ristrutturata a partire dal 1380 su impulso dell’allora signore Galeotto I Malatesta. Grazie alla sua visione, la rocca venne trasformata in un punto strategico per la difesa di Cesena.
I lavori furono lunghi e proseguirono negli anni successivi anche grazie agli eredi di Galeotto, ovvero Andrea e Malatesta Novello, giungendo al termine nell’anno 1477, in pieno dominio pontificio.

Fu proprio durante il dominio pontificio che i lavori vennero estesi a tutta la città di Cesena, migliorando la cinta muraria cittadina e rendendo la rocca una parte importante dell’assetto difensivo.

La gestione della difesa della città affascinò lo stesso Cesare Borgia, detto “Il Valentino” che, nel 1500, istituì proprio a Cesena la capitale del suo Ducato di Romagna. Fu proprio su sua richiesta se il grande Leonardo Da Vinci arrivò nel 1502 a Cesena con lo scopo di aggiornare le fortificazioni delle città romagnole.

rocca malatestiana

Passarono i secoli e si susseguirono i signori a Cesena, ma la rocca, fino al Settecento, mantenne la sua funzione difensiva e militare. Fu solo dopo l’era napoleonica che la Rocca dei Malatesta venne trasformata in un carcere, rimanendo tale fino al termine del 1969 quando, finalmente, venne resa al Comune di Cesena.

La prima decisione del Comune fu proprio quella di smantellare il carcere, ristrutturare la costruzione e renderla finalmente visitabile da tutta la popolazione.
Oggi la rocca di Cesena ospita musei, eventi culturali e visite guidate diurne e notturne.

castello cesena

La struttura della Rocca dei Malatesta

La rocca Malatestiana è di forma esagonale irregolare e, grazie alla sua posizione sopraelevata, è visibile da qualunque punto di Cesena. È composta da ben sette torri esterne di varia forma (alcune circolari, altre rettangolari e poligonali) e da altre due torri interne le mura, circondate da un prato leggermente in pendenza. Queste due torri interne sono chiamate Maschio e Femmina.

La Torre Femmina ospita oggi al suo interno il Museo Storico dell’Agricoltura e, in una sezione a parte, è possibile visitare anche l’antica armeria della fortezza, contenente armi da fuoco appartenenti a diverse epoche storiche.

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Una stanza del museo dell’agricoltura ospitato nella rocca Malatestiana

Grazie a una scala si accede alla Torre Maschio, oggi utilizzata soprattutto per mostre tematiche che vengono rinnovate periodicamente. Questa torre è forse quella che ha subito le maggiori modifiche nel corso degli anni.

Quando venne restaurata dai Malatesta, non aveva un accesso diretto al parco circostante, ma vi si poteva accedere solo attraverso appositi accessi e un ponte levatoio che la collegavano alla Torre Femmina. Quando però la torre venne adibita a carcere, fu ricavata una porta dal mattone vivo che consentisse di accedere all’esterno.

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Armeria della rocca di Cesena

Il Corridoio dei fantasmi alla Rocca Malatestiana

Come ogni fortezza, anche la Rocca dei Malatesta è fornita di numerosi camminamenti interni che collegavano i vari punti delle mura difensive. Questi camminamenti sono ambienti assai angusti, bui, dotati di poche e piccole feritoie, ma sono anche estremamente suggestivi.
Ogni castello vanta inoltre varie leggende e fantasmi. La rocca di Cesena non fa eccezione!

Proprio in uno di questi camminamenti, noto come Corridoio dei fantasmi, sono avvenuti alcuni fenomeni considerati inspiegabili. Il corridoio dei fantasmi è un camminamento assai lungo (130 m) illuminato solo da piccole feritoie rivolte verso il cortile interno della rocca.

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Rocca Malatestiana “il corridoio dei fantasmi”

È proprio in questo luogo che sono state avvistate strane presenze e uditi rumori sinistri che, negli anni, hanno avallato le credenze circa la presenza di fantasmi.
Non tutti, però, credono nei fantasmi e in molti hanno tentato di fornire spiegazioni logiche e scientifiche circa i fenomeni del corridoio dei fantasmi.

Un’altra spiegazione per gli strani fenomeni che avvengono alla Rocca di Cesena?

Queste persone sostengono che i rumori e gli strani movimenti avvistati siano solo una conseguenza dell’aria che passa attraverso le piccole aperture delle feritoie ormai murate. L’aria così incanalata causerebbe appunto rumori sinistri e strani movimenti o giochi di luce.

Inutile dire che non tutti credono a tali spiegazioni e per un motivo ben preciso. Le feritoie del corridoio dei fantasmi sono state chiuse quando la rocca Malatestiana venne adibita a carcere, in seguito alla costruzione di un ambiente loro attiguo, ovvero una cucina e l’appartamento del custode carcerario.

Proprio a causa di questa costruzione, secondo molti sarebbe quindi impossibile che l’aria riesca a passare nelle feritoie. Lo stesso custode che alloggiava accanto al corridoio fu il primo ad accorgersi di fatti inspiegabili.

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Scala che porta alla “stanza delle torture ” nella Rocca dei Malatesta

Negli anni, queste voci hanno spinto numerosi ghost hunters a effettuare misurazioni sul campo ottenendo, a loro dire, anche alcuni risultati significativi.
La questione rimane aperta e, indipendentemente da ciò che ognuno di noi creda, è bello conoscere le leggende che ancora aleggiano su questi castelli ricchi di storia.

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Rocca Malatestiana di Cesena Orari:

Orari di apertura
Visite guidate nei seguenti orari:
è aperta tutti i giorni dalle 10.00 alle 18.00

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Sabrina Parigi è nata a Firenze e lì ha frequentato un corso di trucco di base, trucco teatrale ed effetti speciali. Da sempre appassionata di cinema, si è documentata accuratamente e a lungo su regia, sceneggiatura, soggetto e dialoghi per il cinema. Nel 2008 ha dato vita, insieme ad altri soci, all'associazione culturale di cinema indipendente “Le Tre Pietre”, che ha come scopo la realizzazione di corti/medi/lungometraggi, documentari, videoclip e la divulgazione delle arti in genere. Nel 2007 dirige e interpreta il corto Le Tre Pietre, nel 2008 Crypto, ottenendo la nomination come miglior regia esordiente al Festival di Roma “Corto.it”. Nel 2009 realizza il documentario Piccole e curiose storie fiorentine, selezionato e apprezzato in numerosi festival, al quale è seguita una versione più completa ed accurata, dal titolo Firenze curiosità e leggende. Negli ultimi anni ha continuato a fare ricerche sulle origini di antiche leggende e superstizioni, creando nel 2017 il sito Leggende, Curiosità, Misteri e Paranormale, sostituito nel 2018 dal sito migliorato e completo 3pietre.it