Re Artù e i cavalieri della Tavola Rotonda: tra Mito e Realtà

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La storia di Re Artù è una delle più note e famose con cui hanno strutturato molti film, diverse serie televisive e libri sia per adulti che per bambini.

Tante sono le leggende che ruotano intorno ad Artù e ai suoi cavalieri, i noti cavalieri della tavola rotonda. Non tutti sono a conoscenza però del fatto che questo mito medioevale è stato strutturato sulla base di un personaggio storico realmente esistito.

La storia di Re Artù

Re Artù era un personaggio realmente esistito e non solamente il frutto di un romanzo medioevale. Già infatti nel VI secolo si sa di un capo, un condottiero, leader dell’esercito britannico che portò la vittoria dei suoi soldati contro i Sassoni.

Diventato ben presto sovrano potentissimo di tutta la Britannia, si dice che morì in battaglia e la sua morte portò la fine della Britannia unita sotto un unico re. Si pensa addirittura che anche Merlino potesse essere stato un druido realmente esistito al fianco di re Artù.

Lo stesso discorso vale per Camelot, luogo non solo di fantasia ma identificabile in un luogo ben preciso della Gran Bretagna nella regione dello Yorkshire. Per finire, si afferma che la stessa spada nella roccia esiste e sia custodita in un’abbazia cirstercense italiana. Molti sono i punti di domanda e i misteri che altro non fanno che rendere accattivante la storia di Re Artù.

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Re Artù e i cavalieri della tavola rotonda

La leggenda di Re Artù narra che Merlino, il mago dai potentissimi poteri, alleva fin dalla giovinezza colui che un giorno sarebbe diventato il re, ovvero Artù. Merlino è una figura importantissima nella storia di Re Artù perché svolge la funzione di consigliere ed è il primo che nomina la famosa spada nella roccia, nota come Excalibur. Tuttavia, molto importanti e conosciuti da sempre al fianco di Re Artù sono i cavalieri della tavola rotonda.

Il motivo del loro nome deriva dalla tavola all’interno del castello presente a Camelot, a cui erano soliti sedersi durante le riunioni riguardanti il futuro del regno. La funzione della tavola rotonda era quella di evitare che chiunque prevalesse sugli altri, pertanto anche lo stesso Artù era posizionato allo stesso livello degli altri cavalieri, non essendoci nessuno a capo tavola.

Molti sono i nomi dei cavalieri che combatterono sempre a fianco del re: Lancillotto, Parsifal, Tristano, Kay, Galvano e tantissimi altri. Da ricordare che questi cavalieri erano quelli appartenenti al rango più elevato pronti a viaggiare sempre con Artù difendendo i più deboli e andando alla ricerca del santo Graal.

re artù e i cavalieri della tavola rotonda

Re Artù e Ginevra

Come in tutti i migliori racconti, anche in quello di Re Artù e i cavalieri della tavola rotonda esiste una grandissima storia d’amore, riguardante Ginevra. Ella era la regina, moglie quindi di Re Artù che l’aveva chiesta in sposa affascinato dalla sua straordinaria bellezza. Tuttavia, la fortissima storia d’amore non riguarda Artù e Ginevra, bensì un terzo personaggio che ruba il cuore della regina: Lancillotto. Egli era uno dei cavalieri più valorosi e potenti della tavola rotonda. Proprio per tale motivo Artù decise di nominarlo primo cavaliere della tavola rotonda dal momento che tanto grande era il suo coraggio e le sue imprese.

Purtroppo per Artù, Ginevra si innamora perdutamente di Lancillotto, che ricambia l’amore. I due sono destinati a vivere la loro storia in maniera tormentata e segreta fino a quando Re Artù li scopre.

Si narra che questa scoperta porti alla distruzione del regno di Camelot poiché Ginevra viene condannata a morte per infedeltà e di conseguenza Lancillotto decide di attaccare tutta la corte per salvare invano la sua amata. Proprio così si conclude la storia del grande Re Artù e del suo regno di Camelot.

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La ricerca del santo Graal

La storia di Re Artù e dei cavalieri della tavola rotonda include anche la leggenda della ricerca del santo Graal, storico calice da cui si pensa che Gesù abbia bevuto durante l’ultima cena e dove era stata raccolta una goccia di sangue dalla crocefissione di Gesù. Questo calice riveste un’importanza notevole perché era in grado di conferire purezza e santità a chi l’avesse ritrovato. Oltre a ciò, è Merlino che spinge i cavalieri della tavola rotonda a cercare il santo Graal per mettere fine ad una carestia che aveva colpito duramente la Britannia.

ciclo arturiano

Excalibur, la spada nella roccia

Intorno alla storia di Re Artù gira la vicenda della spada nella roccia, Excalibur. Secondo la storia, il mago Merlino affermò che sarebbe diventato il futuro re solamente chi sarebbe riuscito ad estrarre la spada nella roccia. Tutti i cavalieri avevano provato a togliere la spada ma l’unico che riuscì nell’impresa fu Artù. Di conseguenza, venne proclamato re e con la presenza di tutto il popolo fece il giuramento di proteggere sempre la sua terra difendendo la verità e la giustizia prima di ogni cosa.

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Per concludere, si può capire come la leggenda di Re Artù e dei cavalieri della tavola rotonda sia collegata con le vicende di Merlino, l’estrazione della spada nella roccia e della ricerca del santo Graal. Tuttavia Artù non è solamente il frutto di un personaggio inventato ma si ritiene che sia realmente esistito e che sia stato colui che è riuscito nell’intento di unire la Britannia dagli invasori. I più esperti individuano Re Artù nel Re Owain. Tuttavia, in questo caso, fatti storici e leggende si fondono insieme fino a creare la storia più nota e accettata da tutti.

La leggenda di Re Artù e dei cavalieri della tavola rotonda è una delle storie appartenenti al ciclo bretone più avvincenti, appassionanti, ricche di fascino e mistero, tanto che risulta una delle più studiate di sempre. I luoghi e le persone sono descritti nei minimi particolari tanto che sembrano esistiti secoli addietro. Le vicende storiche tra mitologia e leggenda si perdono nel tempo fino ad accrescere sempre di più la figura del mitico Re Artù.

Alcuni film basati sul ciclo arturiano

  • I cavalieri della Tavola Rotonda (1953) diretto da Richard Thorpe.
  • La spada nella roccia (1963) diretto da Wolfgang Reitherman, film d’animazione prodotto dalla Walt Disney Productions.
  • Lancillotto e Ginevra (1974)
  • Monty Python e il Sacro Graal (1975) diretto da Terry Gilliam, Terry Jones.
  • Excalibur (1981) diretto da John Boorman.
  • Il primo cavaliere (1995) diretto da Jerry Zucker , con Sean Connery e Richard Gere
  • King Arthur (2004) diretto da Antoine Fuqua, interpretato da Clive Owen e Keira Knightley.
  • King Arthur – Il potere della spada (2017) diretto da Guy Ritchie con Charlie Hunnam

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Sabrina Parigi è nata a Firenze e lì ha frequentato un corso di trucco di base, trucco teatrale ed effetti speciali. Da sempre appassionata di cinema, si è documentata accuratamente e a lungo su regia, sceneggiatura, soggetto e dialoghi per il cinema. Nel 2008 ha dato vita, insieme ad altri soci, all'associazione culturale di cinema indipendente “Le Tre Pietre”, che ha come scopo la realizzazione di corti/medi/lungometraggi, documentari, videoclip e la divulgazione delle arti in genere. Nel 2007 dirige e interpreta il corto Le Tre Pietre, nel 2008 Crypto, ottenendo la nomination come miglior regia esordiente al Festival di Roma “Corto.it”. Nel 2009 realizza il documentario Piccole e curiose storie fiorentine, selezionato e apprezzato in numerosi festival, al quale è seguita una versione più completa ed accurata, dal titolo Firenze curiosità e leggende. Negli ultimi anni ha continuato a fare ricerche sulle origini di antiche leggende e superstizioni, creando nel 2017 il sito Leggende, Curiosità, Misteri e Paranormale, sostituito nel 2018 dal sito migliorato e completo 3pietre.it