Tra il 1911 e il 1919 New Orleans (Luisiana), fu travolta da una serie di violenti omicidi irrisolti. L’uomo con l’ascia portava a termine i suoi delitti introducendosi nelle case dei malcapitati rompendo i pannelli delle porte e brandendo un’ascia (spesso di proprietà delle vittime), seminando orrore e distruzione.
L’uomo con l’ascia tra misteri e bugie
Sui giornali molti articoli parlavano ormai di questi efferati omicidi, nei quali le vittime sopravvissute formulavano bugie e facevano strane accuse.
Il 28 giugno 1918, Louis Besumer e Harriet Lowe furono aggrediti dall’ormai soprannominato “Axeman”, come sempre la porta d’entrata del loro negozio era stata forzata con l’ascia appartenente a Besumer, la signora Lowe fu massacrata e morì in ospedale ma prima accusò il proprio marito dell’aggressione, infatti, la sua ascia fu ritrovata nel bagno, Besumer fu arrestato e il vero assassino invece continuò il suo lavoro la stessa notte.
Il 10 marzo 1919 fu il momento della famiglia Cortimiglia (si diceva che l’assassino prediligesse le famiglie italoamericane). Charles, gestore di un negozio di generi alimentari, fu trovato in una pozza di sangue ancora vivo. Poco distante trovarono la moglie Rosie gravemente ferita che aveva in braccio la figlia Mary di appena 2 anni brutalmente uccisa. Su uno dei gradini fu trovata un’ascia insanguinata. Rosie accusò come assassini della figlia i suoi vicini di casa, i Giordanos, padre e figlio che gestivano un’attività concorrente al marito. I Giordanos vennero, uno condannato a morte, l’altro all’ergastolo, poi scagionati dalla stessa Rosie nel 1920 con una lettera a un giornale locale.
L’uomo con l’ascia di New Orleans mandò una lettera ai giornali
Il 13 marzo 1919, fu pubblicata sui giornali una lettera presumibilmente inviata da “l’uomo con l’ascia”, in cui l’autore dichiarava che avrebbe ucciso di nuovo esattamente 15 minuti dopo la mezzanotte del 19 marzo 1919, ma avrebbe risparmiato coloro che si sarebbero trovati in luoghi dove si suonava il jazz.
Quella notte le sale da ballo di New Orleans registrarono il tutto esaurito. Non tutti si lasciarono impaurire dal proclama de “l’uomo con l’ascia”: alcuni cittadini ben armati inviarono al giornale inviti a visitare le loro case quella notte per vedere chi moriva prima. In uno degli inviti l’autore promise di lasciare una finestra aperta all’assassino, chiedendogli cortesemente di non danneggiare la porta. Nessuno fu ucciso quella notte.
L’ultima vittima di Axeman
Axeman colpì ancora a settembre e ottobre fino a quando uccise Mike Pepitone che sembrerebbe essere la sua ultima vittima.
Dopo l’omicidio, la vedova di Pepitone, uccise Joseph Mumfre con un colpo di pistola, additandolo poi come l’assassino con l’ascia, responsabile della morte del marito. Le indagini su Mumfre portarono alla luce solo dei precedenti e lunghi soggiorni in carcere. Al tempo degli omicidi l’uomo sarebbe stato in libertà, ma questa era solo una coincidenza e le indagini s’interruppero per mancanza di prove.
Gli omicidi rimasero irrisolti ma furono formulate tante teorie stravaganti, c’è chi pensò a omicidi di mafia e che non ci fosse uno, ma più assassini, fatto sta che “Axeman” non fu mai trovato e tutta questa storia rimase un torbido mistero.
Curiosità – L’uomo con l’ascia è uno dei personaggi della terza stagione di American Horror Story, interpretato da Danny Huston.
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