Azzurrina: la Leggenda della Bambina Fantasma a Montebello

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azzurrina

La storia di Azzurrina è legata in maniera indissolubile al Castello di Montebello, intorno al quale sono sorte numerose leggende.

Nella tradizione popolare medievale della Romagna, la leggenda di Azzurrina è nota da tempo immemorabile, da oltre mezzo millennio. La prima attestazione scritta di Azzurrina risale al XVII secolo. Prima di allora però la sua storia venne tramandata oralmente per tre lunghi secoli, durante i quali vennero aggiunti dei dettagli che poco o nulla avevano a che fare con la realtà dei fatti.

Oggi il Castello di Montebello ospita un museo, il quale accoglie numerosi visitatori durante la stagione estiva. Merito del fantasma di Azzurrina, frutto della leggenda sorta attorno alla figura di una piccola bambina vissuta in epoca medievale. Chi viene in visita al maniero di Montebello, sito nell’omonima frazione del comune di Poggio Torriana (provincia di Rimini), non può non rimanere colpito dal racconto della leggenda di Azzurrina.

castello di azzurrina

La storia di Azzurrina

Parlare di storia di Azzurrina è una forzatura. Infatti, ad oggi, non esiste alcuna fonte né documento ufficiale che attesti la vita di Azzurrina. Lo stesso scritto del XVII secolo, citato nell’introduzione, non è mai stato ritrovato. Anch’esso, dunque, fa parte della leggenda, così come la tradizione orale della storia durata per circa tre secoli in epoca medievale.

Il punto interrogativo sulla storia di Azzurrina resterà fino a quando non ci sarà una prova certa del documento che, secondo il racconto più diffuso oggi, sarebbe stato redatto da un sacerdote che predicava nell’attuale territorio della provincia di Rimini.

la storia di azzurrina

Secondo quanto si è tramandato ad oggi, il presunto documento del parroco si sarebbe intitolato Mons belli et Deline (in latino). La dicitura Mons belli richiama l’attuale frazione Montebello. Deline, invece, sarebbe il nome legato alla bambina protagonista della leggenda. In origine, quindi, il vero nome di quella che è conosciuta da tutti come Azzurrina sarebbe stato Adelina, se si traduce dal latino all’italiano il nome Deline riportato in quello che sarebbe il primo documento che attesta la storia della bambina fantasma.

In un’epoca successiva, nei primi anni del XX secolo, il letterato Tommaso Molari riportò nell’opera intitolata Memorie sul Castello di Montebello di Romagna la leggenda popolare di Azzurrina. Per il suo scritto, Molari attinse a piene mani alle antiche leggende popolari, ancora vive tra gli abitanti stessi dei borghi romagnoli, inseriti nel contesto dell’attuale provincia di Rimini.

il castello di azzurrina

L’antica leggenda di Azzurrina

I depositari della leggenda di Azzurrina sono i custodi del Castello di Montebello, coloro che organizzano la visita guidata all’interno del maniero sito nel Borgo di Montebello, e alcuni abitanti della zona.

Secondo quanto tramandato fino ad oggi, il vero nome di Azzurrina è Guendalina Malatesta, la figlia del feudatario Uguccione (o Ugolinuccio). Quando era ancora una bambina piccola, la Azzurrina subì un tragico destino: scomparve nel nulla mentre fuori dal castello infuriava la tempesta, dopo aver rincorsa la palla con cui stava giocando lungo le scale che conducono alla vecchia ghiacciaia.

castello di montebello

Ad assistere all’incredibile sparizione della piccola Guendalina le guardie del corpo Ruggero e Domenico, incaricate dal padre della bambina, il feudatario Uguccione, di sorvegliarla quando lui si trovava fuori dal castello. L’ultima testimonianza di entrambe le guardie della bambina fu un urlo lancinante proveniente dalla ghiacciaia.

Da quel momento in avanti, della figlia di Uguccione Malatesta non si seppe più nulla. Infatti, sempre secondo la leggenda, pochi secondi dopo che le guardie Ruggero e Domenico raggiunsero la ghiacciaia, né del corpo della bambina né della palla con cui stava giocando c’era più traccia. Da quel periodo in poi nacque la leggenda di Azzurrina, arrivata fino ai giorni nostri ed entrata stabilmente nei racconti popolari appartenenti alla storia secolare dei borghi presenti nei dintorni del territorio romagnolo.

La leggenda è riuscita a fare le fortune del Castello di Montebello, noto anche con l’appellativo Castello di Azzurrina, tra i principali luoghi di interesse della valle del Marecchia.

Guendalina Malatesta, la bambina fantasma

Il nome Azzurrina deriverebbe dai riflessi azzurri dei capelli chiari della bambina. Sempre secondo la leggenda, Guendalina Malatesta viveva segregata all’interno del Castello di Montebello, dimora del padre, perché albina. I genitori volevano proteggerla dalle dicerie del popolo, dal momento che in quegli anni l’albinismo era associato al Diavolo e a tutto che aveva a che fare con episodi di natura diabolica.

castello azzurrina
Il solstizio d’estate e la sparizione di Azzurrina

La sparizione della piccola Guendalina Malatesta viene fatta risalire al giorno del solstizio d’estate, il 21 giugno del 1375, all’età di 5 anni. La data non è un dettaglio trascurabile nel contesto della leggenda di Azzurrina. Infatti, nel giorno esatto del 21 giugno, trascorsi 5 anni, accade qualcosa di incredibile: grazie all’ausilio di sofisticate apparecchiature, a 12 mesi dall’apertura del museo di Montebello, viene registrato un suono particolare.

fantasma azzurrina

Lo stesso suono registrato tempo dopo, trascorsi 5 anni dalla prima rilevazione audio. In genere, al termine della visita del Castello di Montebello, i visitatori hanno la possibilità di ascoltare le registrazioni audio prodotte a partire dagli anni Novanta. Tra di loro, non c’è un giudizio unanime sul suono che interroga ogni volta migliaia di persone in tutta Italia.

Da una parte, c’è chi sente una risata, dall’altra chi è sicuro di aver sentito un lamento. E così, grazie alle registrazioni audio e un a un numero di presenze sempre maggiore presso il Borgo di Montebello, la leggenda di Azzurrina continua ad essere alimentata giorno dopo giorno.

Il prossimo evento è atteso il 21 giugno 2020, come sempre in occasione del giorno del solstizio d’estate. L’ultima registrazione audio durante la quale è stato captato di nuovo il suono accostato alla bambina fantasma si è tenuta all’interno del Castello di Montebello lo scorso 21 giugno 2015.

Nel 2010, il CICAP (Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sulle Pseudoscienze) ha effettuato le registrazioni di rito nella solita data del 21 giugno. Due anni più tardi, il noto comitato rese noto il loro esito, affermando come non vi fosse stata traccia alcuna di fantasmi all’interno del castello.

azzurrina leggenda

Dal 2012 si parla di un film che si dovrebbe ispirare alla storia di Azzurrina dal titolo “Il Castello di Azzurrina”, ma ad oggi non se ne sa nulla.

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Sabrina Parigi è nata a Firenze e lì ha frequentato un corso di trucco di base, trucco teatrale ed effetti speciali. Da sempre appassionata di cinema, si è documentata accuratamente e a lungo su regia, sceneggiatura, soggetto e dialoghi per il cinema. Nel 2008 ha dato vita, insieme ad altri soci, all'associazione culturale di cinema indipendente “Le Tre Pietre”, che ha come scopo la realizzazione di corti/medi/lungometraggi, documentari, videoclip e la divulgazione delle arti in genere. Nel 2007 dirige e interpreta il corto Le Tre Pietre, nel 2008 Crypto, ottenendo la nomination come miglior regia esordiente al Festival di Roma “Corto.it”. Nel 2009 realizza il documentario Piccole e curiose storie fiorentine, selezionato e apprezzato in numerosi festival, al quale è seguita una versione più completa ed accurata, dal titolo Firenze curiosità e leggende. Negli ultimi anni ha continuato a fare ricerche sulle origini di antiche leggende e superstizioni, creando nel 2017 il sito Leggende, Curiosità, Misteri e Paranormale, sostituito nel 2018 dal sito migliorato e completo 3pietre.it