Ponte di Rialto a Venezia: La sua Storia e le sue Leggende

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Insieme al Ponte dell’Accademia, degli Scalzi e della Costituzione, il Ponte di Rialto attraversa il Canal Grande a Venezia, e rappresenta uno dei più famosi simboli della città, meta di turisti che da ogni parte del mondo sono intenzionati ad ammirare il suo inconfondibile aspetto.

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Storia del Ponte di Rialto

Nel 1172, mentre Venezia era governata dal Doge Sebastiano Ziani, per la prima volta si pensò di collegare le due rive del Canal Grande servendosi di un ponte di barche.

Tre anni dopo fu Nicolò Baratieri a mettere insieme una struttura di questo tipo, che venne chiamata Quartarolo, dal nome della moneta che veniva richiesta per attraversare il ponte.

Soltanto dopo molto tempo, a metà del tredicesimo secolo, le barche vennero sostituite con una costruzione più solida sostenuta da numerosi pali fissati sul fondo della laguna.

Durante la Rivolta del 1310 il ponte fu distrutto, per poi venire restaurato e ancora crollare sotto al peso del popolo che seguiva il corteo nuziale del Marchese di Ferrara.

Dopo il 1450 il ponte fu ricostruito con strutture mobili in legno, progettate per consentire il transito delle imbarcazioni ad albero, e comprendente anche una porzione centrale piuttosto ampia.

In seguito al suo inserimento nel Mercato di Rivoalto, il ponte venne denominato appunto di Rialto, appellativo che lo distinse da allora.
Ai suoi lati incominciarono a sorgere le prime botteghe artigianali che pagavano un affitto destinato alle opere di manutenzione.

Nel 1554, in seguito alla pubblicazione di un bando pubblico per la progettazione di una costruzione in pietra, parteciparono architetti di grande fama, come Palladio, Michelangelo e Sansovino.

Per consentire il transito di barche di notevoli dimensioni, dotate di imponente alberatura, l’ingegnere veneziano Antonio Da Ponte decise di realizzare un ponte dotato di un’unica arcata di sostegno, la cui costruzione ebbe inizio nel 1588, per concludersi quattro anni dopo.

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Leggende sul Ponte di Rialto

Secondo una famosa leggenda, i ritardi ed i contrattempi che caratterizzarono la costruzione del Ponte di Rialto furono imputabili al Diavolo in persona che, per consentire che venisse ultimato, pretese che gli fosse consegnata l’anima della prima persona che lo avesse attraversato.

L’architetto Antonio Da Ponte, per evitare che qualcuno potesse cadere in questa trappola, decise di liberare un gallo che per primo doveva correre sul ponte appena aperto.
Ma il Diavolo, venuto a conoscenza di questo piano, attirò con l’inganno la moglie incinta di Da Ponte, che, attraversando per prima il ponte, dovette cedere la sua anima e quella del nascituro al Demonio.

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Secondo un’altra popolare leggenda, i due capitelli visibili dal Ponte di Rialto sarebbero stati realizzati per prendere in giro coloro che criticavano la sua costruzione; si tratta di un uomo con una bizzarra formazione unghiata tra le gambe e di una donna accovacciata tra le fiamme.

Le voci del popolo raccontavano che il soggetto maschile avrebbe affermato che la realizzazione dell’opera sarebbe terminata quando le sue parti intime avrebbero messo le unghie, mentre la donna avrebbe assicurato di farsi bruciare la pancia qualora il ponte fosse stato completato.

Per la sua costruzione furono utilizzati dodicimila pali di legno di olmo, necessari per sostenere la struttura; sulle arcate centrali (che si affacciano sul Canal Grande) vennero scolpite da un lato alcune sculture dell’Annunciazione e dall’altro quelle di san Teodoro e San Marco.

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Come raggiungere il Ponte di Rialto

Gigante e maestoso, questo arco trionfale che attraversa il Canal Grande riassume tutta la storia gloriosa della Repubblica Marinara, e ha da sempre caratterizzato tutte le manifestazioni popolari di Venezia, tra cui in particolare la sua Regata Storica.

Meta imperdibile per i turisti, il Ponte di Rialto è raggiungibile tramite il vaporetto principale che collega la stazione ferroviaria Santa Lucia a Piazza San Marco.

Per chi arriva a piedi nei pressi del Canal Grande, il Ponte di Rialto si presenta nella sua imponenza e nell’inconfondibile architettura, costituita d un’unica lunga arcata che ospita numerose botteghe artigianali.

Sono disponibili tre linee diurne ed una notturna di servizio ACTV di vaporetto in partenza da Piazzale Roma.

La Linea 1 parte da Piazzale Roma e arriva al Lido passando per il Canal Grande; la Linea 2 parte da Piazzale Roma per Ferrovia Rialto (con corse unicamente mattutine dalle sette alle nove); la Linea 3 parte da San Marco per il Lido, passando da Rialto ogni dodici minuti; la linea notturna parte da San Zaccaria verso il Lido, transitando da Piazzale Roma e Rialto ogni trenta minuti.
Il biglietto ha un costo di circa dieci euro.

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Sabrina Parigi è nata a Firenze e lì ha frequentato un corso di trucco di base, trucco teatrale ed effetti speciali. Da sempre appassionata di cinema, si è documentata accuratamente e a lungo su regia, sceneggiatura, soggetto e dialoghi per il cinema. Nel 2008 ha dato vita, insieme ad altri soci, all'associazione culturale di cinema indipendente “Le Tre Pietre”, che ha come scopo la realizzazione di corti/medi/lungometraggi, documentari, videoclip e la divulgazione delle arti in genere. Nel 2007 dirige e interpreta il corto Le Tre Pietre, nel 2008 Crypto, ottenendo la nomination come miglior regia esordiente al Festival di Roma “Corto.it”. Nel 2009 realizza il documentario Piccole e curiose storie fiorentine, selezionato e apprezzato in numerosi festival, al quale è seguita una versione più completa ed accurata, dal titolo Firenze curiosità e leggende. Negli ultimi anni ha continuato a fare ricerche sulle origini di antiche leggende e superstizioni, creando nel 2017 il sito Leggende, Curiosità, Misteri e Paranormale, sostituito nel 2018 dal sito migliorato e completo 3pietre.it