Vlad Tepes l’Impalatore e la Leggenda del Conte Dracula il Vampiro

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Il mito di Dracula il vampiro appassiona da secoli persone di tutto il mondo. Nonostante la leggenda sia antichissima non c’è nessuno che almeno una volta nella vita non abbia letto il romanzo di Bram Stoker o guardato un film con protagonista un vampiro. Tuttavia pochi sanno com’è nata la leggenda e chi era davvero Dracula.

Chi era davvero Dracula il vampiro

La leggenda di Dracula inizia nel 1430, quando Vlad Tepes, l’impalatore, nacque a Sighisoara, una piccola città della Romania; uno dei momenti più importanti nella vita di Vlad fu l’incoronazione di suo padre a re di Valacchia, nel 1444. Si tratta di un fatto importante in quanto il mito di Dracula è una conseguenza, anche se piuttosto indiretta, di questioni geopolitiche che ebbero una grande influenza su colui il quale venne indicato dai suoi nemici come un uomo sanguinario.

Il patronimo di Dracula venne conferito a Vlad Tepes in quanto secondo figlio di Vlad II Dracul; ma era solo uno dei tanti nomi che gli furono attribuiti. A 18 anni divenne principe di Valacchia, fino al 1477, con il nome di Vlad III.

Torniamo alla geopolitica; la Valacchia era in una posizione strategica perché costituiva un baluardo contro l’avanzata delle truppe dell’impero ottomano, che spingeva da est sui confini dell’Europa centrale; per questo Valacchia e Ungheria stabilirono un’alleanza politica e militare contro i turchi, cercando tuttavia una soluzione pacifica attraverso la stesura di un trattato di pace con il sultano turco.

conte vlad

Il sovrano dello stato di Valacchia, il padre di Vlad Tepes, volle suggellare l’intesa con i turchi inviando come pegno di pace i suoi due figli, uno dei quali era proprio Vlad. Il destino del futuro Dracula cambiò nel momento in cui l’intesa pacifica venne vanificata dal papa, che revocò la pace in favore delle crociate contro la religione islamica.

Vlad Tepes e suo fratello vennero fatti immediatamente prigionieri; a questo punto si stende un sipario nero sulla vita dei due figli del re Vlad; nessuno sa cosa sia successo esattamente in quei quattro anni di prigionia. L’unico fatto certo è che Vlad Tepes tornò dalla prigionia trasformato in un uomo spietato, assetato del sangue dei nemici. Ad oggi questo elemento è l’unico collegamento reale tra Vlad Tepes e la leggenda del vampiro.

immagine dracula

Vlad l’impalatore

Quando Tepes divenne re col nome di Vlad III di Valacchia l’unica sua ragione di vita fu la lotta cruenta contro i turchi, senza alcuna pietà neanche per le donne e i bambini.

Vlad Tepes è conosciuto come l’impalatore perché i suoi nemici finivano impalati con modalità cruente e crudeli: da qui l’appellativo di Tepes, che in lingua romena significa appunto “l’impalatore”. A partire da questi fatti si sono diffuse leggende sul sovrano della Valacchia; si narrava che avesse fatto piantare, a partire dal suo castello, una foresta di migliaia di pali a cui erano destinati nemici e oppositori; secondo la leggenda Vlad Tepes assisteva dalla sua finestra alle morti lente e sanguinose dei nemici agonizzanti, come si trattasse di uno spettacolo.

vlad l impalatore

Ogni condannato aveva la sua morte, secondo un codice che teneva conto del suo lignaggio; il palo dei benestanti era smaltato d’argento; quello dei mercanti aveva alcune tacche che rallentavano la penetrazione del legno nel corpo; le donne adultere venivano giustiziate davanti alla porta della loro stessa casa.

Si narra che a Sibiu fu organizzato l’impalamento di 10.000 persone; prima di essere giustiziati, i condannati a morte sarebbero stati cosparsi di miele, per attirare gli insetti. Dracula amava assistere all’agonia dei condannati a morte pranzando a poca distanza da loro, per vivere da vicino l’agonia dei corpi straziati. Bisogna precisare che i suoi appellativi, tra cui impalatore e diavolo, gli furono attribuiti dopo la morte.

Non è semplice capire dove finisce la realtà e inizia il mito; è complicato accertare se Vlad Tepes abbia davvero costretto le madri a mangiare i figli. Il macabro circonda la sua figura tuttavia è frutto di testi scritti da mano anonima, come nel caso della “Storia del principe Dracula”, un libro pubblicato nel 1463.

Il periodo storico-politico in cui si trovò a vivere Vlad Tepes favorì la nascita del suo mito; l’Europa del XIV secolo era devastata da guerre e i territori erano percorsi da criminali e facinorosi, come i nobili feudatari della Valacchia, conosciuti storicamente come “boiardi”. Vlad ne fece impalare, decapitare e imprigionare 200, perché minavano la tranquillità politica della regione; l’episodio è conosciuto come la Pasqua di sangue di Targoviste: l’accusa era di aver tradito il sovrano.

conte dracula

Il fatto storico è importante perché si tratta del primo eccidio di massa di nobili in Europa. Grazie alla morte dei 200 boiardi Vlad Tepes riuscì a finanziare il rifacimento della fortezza di Poenari; ancora una volta realtà e mito di Dracula trovano un punto di contatto: il famoso castello del vampiro era proprio la fortezza ricostruita con il denaro dei nobili trucidati.

Il XIV secolo fu violento, la crudeltà con cui venivano giustiziati nemici e oppositori era abbastanza diffusa; tuttavia Vlad III si distingueva dagli altri sovrani sanguinari perché usava il terrore come arma politica; amava la spettacolarizzazione dell’orrido. A tal proposito vale la pena citare un altro episodio della sua vita, che ne descrive il carattere e la pratica.

Quando la Valacchia e l’Ungheria si allearono contro i turchi, il sultano Maometto decise di tendergli una trappola; lo invitò in Turchia con l’intento di ucciderlo e inviò due dignitari per chiedere a Vlad Tepes un atto di sottomissione al sultano. Vlad finse di accettare l’invito e si lasciò condurre a Costantinopoli, dove avrebbe dovuto fare atto di sottomissione.

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Vlad Țepeș riceve gli inviati del sultano

Entrati in territorio ottomano i soldati turchi cercarono di assassinarlo, ma gli uomini che scortavano Vlad riuscirono a sconfiggerli. Per la prima vita un sovrano europeo era entrato in territorio turco; Vlad superò il Danubio utilizzando l’arma che meglio conosceva: il terrore. Fece devastare tutti i villaggi che trovò sulla sua strada, mentre penetrava nel territorio nemico: l’obiettivo era eliminare il maggior numero possibile di akindji, i cavalieri turchi famosi per le incursioni e il saccheggio delle città nemiche.

La nascita della leggenda di Vlad Tepes il vampiro

Vlad Tepes morì nel 1477, in battaglia, e per molti secoli nessuno scrisse di lui. Furono la letteratura russa e quella tedesca a risvegliare il mito di Dracula, attribuendo a Vlad Tepes atti non documentati di cannibalismo e soprattutto di ematofagia, l’abitudine di nutrirsi del sangue dei nemici: era nato il mito di Dracula il vampiro.

il conte dracula
Scena tratta dal film Dracula Untold del 2014

Fu grazie ai turchi se è nato il mito di Vlad Dracula; dai turchi egli apprese la tecnica dell’impalamento; i turchi lo definirono Kaziglu Bey, che significa “Signore Impalatore”, e la sua fama si propagò nei Balcani. La strage nei villaggi ottomani fu importante perché i turchi, sconvolti dall’evento, iniziarono ad associare Vlad III agli spiriti della notte. Si cominciò a diffondere la nomea della natura diabolica dell’impalatore. Nel 1463 venne dato alle stampe un libro: Storia del Voivoda Dracula, che citava tutte le crudeltà del sovrano.

Solo nel XIX secolo però la leggenda del conte Dracula fu istituzionalizzata. Bram Stoker era alla ricerca di una storia; si racconta che una notte ebbe un incubo i cui protagonisti erano dei vampiri: inventò così un personaggio, il conte Vampyr.

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Scena tratta dal film “Dracula di Bram Stoker (Bram Stoker’s Dracula), del 1992

In seguito si recò in biblioteca per approfondire alcune suggestioni sulla Transilvania, dove avrebbe voluto ambientare la sua storia; nella regione ungherese, non molto distante dalla Valacchia, si tramandavano molte leggende sui vampiri. Fu così che scoprì la storia del sovrano assetato di sangue: Vlad Dracula. Il conte Vampyr diventò così Dracula, e la storia era pronta per essere scritta e diventare un best seller mondiale.

Ci sono leggende popolari che ancora oggi sono vive nei luoghi in cui Vlad Tepes è vissuto. I monaci del convento di Snagov ogni giorno si recano sulla tomba di Vlad l’impalatore pregandolo di non ritornare.

storia di dracula
La presunta tomba di Vlad Tepes l’impalatore nel convento di Snagov

Durante il Romanticismo crebbe la suggestione sessuale e oscura che da sempre viene associata al mito del vampiro; i romantici erano anche attratti dal tema della vita dopo la morte, forse per questo Dracula riposa in una tomba durante il giorno e vive durante la notte per nutrirsi del sangue delle sue vittime; tuttavia è la componente sessuale nata nella letteratura romantica del XIX secolo a destare grande interesse; si pensi all’atto di succhiare il sangue, penetrando il corpo della vittima con i canini; come nel coito è un atto di possesso del corpo altrui.

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Busto di Vlad Tepes nel Centro di Bucarest
Alcuni film che hanno tratto ispirazione dal conte Dracula o da Vlad Tepes
  • Nosferatu il vampiro (Nosferatu, eine Symphonie des Grauens), film del 1922, diretto da Friedrich Wilhelm Murnau
  • Dracula il vampiro (Dracula), film del 1958, diretto da Terence Fisher.
  • Dracula, principe delle tenebre (Dracula: Prince of Darkness), film del 1966 diretto da Terence Fisher
  • Il conte Dracula (Count Dracula), film del 1970, diretto da Jesús Franco
  • Nosferatu, il principe della notte (Nosferatu: Phantom der Nacht), film del 1979, diretto da Werner Herzog
  • Fracchia contro Dracula, film del 1985, diretto dal regista Neri Parenti
  • Dracula di Bram Stoker (Bram Stoker’s Dracula), film del 1992, diretto da Francis Ford Coppola
  • Van Helsing, film del 2004, diretto da Stephen Sommers
  • Dracula 3D (Argento’s Dracula 3D), film del 2012 diretto da Dario Argento
  • Dracula’s Legacy – Il fascino del male, film del 2000, diretto da Patrick Lussier
  • Dracula Untold, film del 2014 diretto da Gary Shore

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Sabrina Parigi è nata a Firenze e lì ha frequentato un corso di trucco di base, trucco teatrale ed effetti speciali. Da sempre appassionata di cinema, si è documentata accuratamente e a lungo su regia, sceneggiatura, soggetto e dialoghi per il cinema. Nel 2008 ha dato vita, insieme ad altri soci, all'associazione culturale di cinema indipendente “Le Tre Pietre”, che ha come scopo la realizzazione di corti/medi/lungometraggi, documentari, videoclip e la divulgazione delle arti in genere. Nel 2007 dirige e interpreta il corto Le Tre Pietre, nel 2008 Crypto, ottenendo la nomination come miglior regia esordiente al Festival di Roma “Corto.it”. Nel 2009 realizza il documentario Piccole e curiose storie fiorentine, selezionato e apprezzato in numerosi festival, al quale è seguita una versione più completa ed accurata, dal titolo Firenze curiosità e leggende. Negli ultimi anni ha continuato a fare ricerche sulle origini di antiche leggende e superstizioni, creando nel 2017 il sito Leggende, Curiosità, Misteri e Paranormale, sostituito nel 2018 dal sito migliorato e completo 3pietre.it