L’Uomo Nero (Boogeyman) e le sue Origini

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uomo nero

Chi non ha mai sentito parlare dell’uomo nero? Questa figura, spesso identificata con il Babau (un mostro immaginario con caratteristiche non meglio definite, tipico della tradizione italiana ma anche di altre regioni europee), è una creatura leggendaria, oscura e maligna, presente nel folklore di numerosi paesi.

Come anticipato, in alcune regioni del nord Italia è noto come Babau, in Russia come Buka, in Germania come Butzemann, in Ungheria come Bubus o Mumus, negli Stati Uniti d’America come Boogeyman, nei paesi ispanici come El Coco e in quelli francofoni come Croquemitaine. Insomma, siamo di fronte ad una figura diffusa in quasi tutto il mondo, spesso utilizzata per spaventare i bambini, presente in talune filastrocche e persino in qualche ninna nanna. Ma diamo un’occhiata alle caratteristiche dell’uomo nero nel folklore italiano e straniero.

Mamuthones
Mamuthone di Mamoiada
https://it.wikipedia.org/wiki/File:MAMUTHONE.jpg

L’uomo nero nel folklore americano

Nei decenni passati, molti genitori americani erano soliti parlare ai bimbi del Boogeyman, un fantasma che non esitava a terrorizzare i bambini che girovagavano da soli nel cuore della notte. Non mancano filastrocche e canzoncine, che descrivono questo personaggio conosciuto in tutto il Paese. Il termine utilizzato per definirlo pare derivare da Bogman, parola utilizzata per indicare coloro che in passato venivano banditi dalle proprie comunità a causa di violenze o furti. Costoro erano costretti a lasciare il proprio paese e a rifugiarsi nelle campagne e nelle paludi, che in inglese sono chiamate Bogs.

Queste aree paludose, molto diffuse in Irlanda e in Inghilterra e meglio conosciute come torbiere, sono piuttosto rare negli Stati Uniti, pertanto è comprensibile che il termine possa essersi deformato pian piano, fino ad arrivare a Boogeyman. Un’altra tradizione locale, invece, farebbe derivare questa parola dai bogie, spiritelli cattivi che si nascondono nell’ombra. Secondo la tradizione popolare di parecchi stati americani, queste creature trovano rifugio nelle cantine, nei granai e nelle soffitte e si divertono a produrre rumori inquietanti e a spaventare chi si aggira da solo di notte per casa.

boogeyman
Scena tratta dal film Boogeyman 3

L’uomo nero nel folklore francofono

In Francia e nei Paesi ad essa legati, l’uomo nero è sostituito dal Croquemitaine (letteralmente il mangia-guanti). Costui è un essere maligno con tratti somatici umani, che si accanisce sulle proprie vittime divorando loro le mani e il naso dopo averli congelati con il suo alito gelido. Il termine Croquemitaine risale alla fine del Settecento, diventando poi d’uso comune durante il XIX secolo, quando affiancò il cosiddetto Babau. Quest’ultimo, conosciuto anche come Babaou o Barbeu, viene utilizzato ancora oggi in tante regioni della Francia e del Canada orientale (soprattutto nel Quebec, ex colonia francese).

Molto spesso, oltreoceano, a Babau è affiancato anche il termine Baboù. In un testo del 1818, Collin de Plancy lo descrive come un orco o un fantasma che era solito spaventare i bambini disobbedienti; a Parigi, invece, già nel 1818 era più diffuso il Croquemitaine, il quale aveva caratteristiche molto simili al precedente. Collin de Plancy afferma anche che entrambe le figure erano solite mangiare i bambini maleducati insieme all’insalata.

Nel folklore francese questa figura è particolarmente diffusa ed è spesso indicata con altre denominazioni di carattere regionale. In Guascogna viene chiamato came-cruse (letteralmente gamba cruda, descritto come un essere a forma di gamba con un occhio posto sul ginocchio). Nelle altre regioni, i nomi sono tanti e disparati, spesso legati a leggende locali o vicende spiacevoli accadute in passato: si passa dall’homme aux dents rouges (l’uomo con i denti rossi) a der Schwed (lo svedese). Quest’ultimo è tipico dell’Alsazia ed è un probabile lascito della Guerra dei Trent’anni.

the legend of boogeyman
Par Francisco de Goya — Online Collection of Brooklyn Museum; Photo: Brooklyn Museum – https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=12670273

L’uomo nero nel folklore italiano

Per uomo nero si intende una sorta di spirito o demone con l’aspetto di un fantasma o di un uomo. La tradizione valdostana sfuma le gambe di quest’essere in una punta. Quest’entità sarebbe mossa dal desiderio di catturare le proprie vittime e farle prigioniere. Fino alla metà del XX secolo, la figura dell’uomo nero veniva utilizzata per educare i bambini che non volevano saperne di fare il proprio dovere o di addormentarsi la sera.

La minaccia dell’uomo nero era presente addirittura in alcune ninne nanna e consisteva nella volontà dei genitori di convocare questo spirito, qualora i bimbi si fossero rifiutati di chiudere gli occhi e addormentarsi. Come buona parte delle creature oscure e leggendarie, legate alle tenebre, anche l’uomo nero è vulnerabile alla luce del sole, pertanto non può raggiungere i luoghi nei quali essa regna. In alcune aree del sud Italia e in particolare in Puglia, l’uomo nero viene sostituito dalla figura del vecchio con il sacco, uno spirito che rapisce i bambini disobbedienti e li conduce con sé nel regno delle tenebre.

In Sardegna, invece, prende il nome di mommottu, o bobotti, ed è probabilmente legato ai tradizionali Mamuthones (figure tipiche del carnevale di Mamoiada, che indossano maschere nere e pelli di pecora nera). Infine, in alcune aree della Lombardia, comprese Pavia e Milano, l’uomo nero viene descritto come un fantasma dotato di corna caprine, rivolte in avanti.

uomo nero film
Filastrocca dell’Uomo Nero

Ninna nanna, ninna oh, questo bimbo a chi lo do? Lo darò alla Befana che lo tiene una settimana Lo darò all’Uomo Nero che lo tiene un anno intero Lo darò all’Uomo Bianco che lo tiene finché è stanco Lo darò al Saggio Folletto che lo renda Uomo perfetto!
Ninna nanna, ninna oh, questo bimbo a chi lo do? Se lo do alla Befana, se lo tiene una settimana. Se lo do all’uomo nero, se lo tiene un anno intero. Se lo do al Bambin Gesù, se lo tiene e non ce lo dà più.
Ninna nanna, ninna oh, questo bimbo a chi lo do? Se lo do alla Befana, se lo tiene una settimana. Se lo do all’uomo nero, se lo tiene un anno intero. Se lo do al gatto mammone me lo mangia in un boccone. Ninna nanna, ninna oh, questo bimbo a chi lo do? Ninna nanna, ninna oh, questo bimbo lo terrò.
Ninna nanna, ninna oh, questo bimbo a chi lo do? Lo do all’uomo nero che lo tiene un anno intero. Lo do al diavoletto che lo tiene un mesetto. Lo do al nonno che gli fa fare un bel sonno. Lo do al principino che gli fa fare un sonnellino. Lo do a paperino che gli regala un cappellino.
Ninna nanna ninna oh questo bel bimbo a chi lo do lo darò all’uomo nero che lo tiene un mese intero. Ninna nanna ninna oh questo bel bimbo a chi lo do lo darò alla befana che lo tiene una settimana. Ninna nanna ninna oh questo bel bimbo a chi lo do lo darò alla regina che lo tiene una mattina.

L’Uomo Nero nei Film
  • Boogeyman – L’uomo nero, film del 2005, diretto da Stephen Kay
  • Boogeyman 2 – Il ritorno dell’uomo nero, film del 2008, diretto da Jeff Betancourt
  • Boogeyman 3, film del 2009, diretto da Gary Jones
  • Sinister, film del 2012 scritto e diretto da Scott Derrickson
  • Le 5 leggende (Rise of the Guardians), film d’animazione del 2012 diretto da Peter Ramsey
  • Boogeyman – La leggenda dell’uomo nero, FilmTV del 2012, diretto da Jeffery Scott Lando

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Sabrina Parigi è nata a Firenze e lì ha frequentato un corso di trucco di base, trucco teatrale ed effetti speciali. Da sempre appassionata di cinema, si è documentata accuratamente e a lungo su regia, sceneggiatura, soggetto e dialoghi per il cinema. Nel 2008 ha dato vita, insieme ad altri soci, all'associazione culturale di cinema indipendente “Le Tre Pietre”, che ha come scopo la realizzazione di corti/medi/lungometraggi, documentari, videoclip e la divulgazione delle arti in genere. Nel 2007 dirige e interpreta il corto Le Tre Pietre, nel 2008 Crypto, ottenendo la nomination come miglior regia esordiente al Festival di Roma “Corto.it”. Nel 2009 realizza il documentario Piccole e curiose storie fiorentine, selezionato e apprezzato in numerosi festival, al quale è seguita una versione più completa ed accurata, dal titolo Firenze curiosità e leggende. Negli ultimi anni ha continuato a fare ricerche sulle origini di antiche leggende e superstizioni, creando nel 2017 il sito Leggende, Curiosità, Misteri e Paranormale, sostituito nel 2018 dal sito migliorato e completo 3pietre.it