Nefertiti la Regina del Nilo e la Sua Misteriosa Scomparsa

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Nefertiti, “la bella è arrivata”, questa è la traduzione letterale del suo nome dall’egiziano antico, è l’unica regina dell’antichità che presenta tutti i caratteri di una donna di successo moderna. Madre, regina e sacerdotessa, la natura le ha regalato una bellezza straordinaria e sensuale insieme ad un carattere forte e determinato, tutte doti che l’hanno portata a diventare la regina più amata e venerata nella storia dell’antico Egitto.

Nefertiti incarna alla perfezione la bellezza, la spiritualità e l’amore incondizionato, non esiste una sola statua, dipinto o bassorilievo che non raffiguri queste caratteristiche. Tutto questo in soli 13/15 anni circa di regno, un caso unico e irripetibile di cui sono testimonianza tantissime opere d’arte che si trovano in Egitto e in molti musei del mondo. 

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Il busto di Nefertiti da regina a icona

La sua più famosa raffigurazione è certamente il busto di Nefertiti che si trova a Berlino nel Neues Museum, realizzato in pietra calcarea è alto 50 cm e viene considerata una delle opere di più alto valore artistico ritrovate sino ad oggi. Lo trovò l’architetto ed egittologo tedesco Ludwig Borchardt nel 1912 durante degli scavi nell’area di Amarna, in un laboratorio semi crollato, sia la proprietà del laboratorio sia la realizzazione del busto sono stati attribuiti al famoso scultore egiziano Thutmose. Il busto fu riprodotto anche sui francobolli da 20 pfenning delle poste federali tedesche nel 1989, oggi è assicurato con una polizza che supera i 700 milioni di dollari.

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Il busto di Nefertiti che si trova nel museo di Berlino

Ma chi era Nefertiti? I misteri e la sua storia

Ma chi era Nefertiti? rispondere a questa domanda in parte è difficile perché sia la sua nascita sia la sua morte sono avvolte dal mistero più assoluto e troppe sono le teorie che provano a dissipare questi misteri. 

L’unica cosa certa è che all’età di diciassette anni ha sposato il faraone Amenophis IV (Akhenaton) diventando la regina del Nilo e regnando insieme al marito per circa quindici anni sull’antico Egitto tra il 1351 a.C. circa e il 1334 a.C., durante il periodo detto Nuovo Regno. La coppia Nefertiti-Amenophis IV rappresenta un unicum nella storia dell’antico Egitto perché durante il loro regno i due sposi rivoluzionarono molte tradizioni sociali, religiose ed artistiche che duravano da centinaia di anni. 

La rivoluzione più significativa operata da Akhenaton e Nefertiti riguarda la religione che fino ad allora era stata politeista, con un dio principale chiamato Amon-Ra. Il faraone e la regina imposero in tutto il paese il culto di Aton dando alla nuova religione un carattere fortemente monoteista, in cui l’unico dio da adorare divenne Aton che viene raffigurato con l’immagine di una sfera da cui escono delle linee a rappresentare i raggi solari.
Nelle immagini più comuni i raggi vanno a contatto con il faraone e la sua regina in modo da sottolineare il rapporto divino esclusivo e diretto tra i regnanti e la divinità. 

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Aton raffigurato con l’immagine di una sfera da cui escono delle linee a rappresentare i raggi solari

Questa riforma è attribuita soprattutto a Nefertiti che era una fervente religiosa, la regina viene infatti spesso raffigurata come una dea, fu la prima e unica moglie di un faraone a portare la doppia corona, un simbolo riservato solo ai re maschi. 
Questa rivoluzione religiosa è sancita anche dal cambio dei nomi dei due sposi, Amenophis diventa Akhenaton (spirito di Aton) e Nefertiti aggiunse invece il nome Neferneferuaton (meravigliosa è la bellezza di Aton) davanti al suo, diventando Neferneferuaton Nefertiti. 

Nell’arte e nell’architettura i cambiamenti sono evidenti, i templi di Aton sono costruiti con ampie zone all’aperto per permettere al sole di illuminarli dall’alba al tramonto, un cambiamento radicale perché fino ad allora lo spazio riservato nei templi agli dei, era sempre quello più riparato e al buio. Akhenaton e Nerfertiti trasferirono la capitale da Tebe ad Akhetaton (Amarna) una città costruita in soli tre anni per volere dei due sovrani, dove furono edificati molti templi ad Aton utilizzando al posto dei classici grandi blocchi di pietra dei mattoni molto più piccoli.

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Akhenaton e Nerfertiti insieme ai loro figli

Nefertiti – la vita quotidiana della regina del Nilo

Nefertiti viene raffigurata in bassorilievi e dipinti al pari del faraone, in alcuni di questi viene raffigurata mentre sconfigge dei nemici, o offre doni ad Aton, raffigurazioni che prima e dopo Nefertiti sono state e saranno riservate solo ai faraoni. Nefertiti amava farsi ritrarre con naturalezza e semplicità trasmettendo messaggi chiari e facilmente interpretabili dal suo popolo, la maggior parte delle immagini che ritraggono la coppia reale sono uniche e originali e si discostano dalla classica iconografia egizia. 

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AmenofiIV e Nefertiti

Molti dipinti e bassorilievi hanno per protagonista la vita privata dei due sposi, sono infatti innumerevoli le opere che ritraggono lei e Akhenaton in atteggiamenti intimi al pari di un servizio fotografico moderno. Un dipinto raffigura Nefertiti e Akhenaton che si baciano, un altro dove lei siede sulle sue ginocchia, seguono altre raffigurazioni dove sono rappresentate anche le sei figlie di Nefertiti e del re mentre pranzano tutti insieme o offrono doni ad Aton. 
Una rappresentazione è molto intima e riguarda la morte della loro secondogenita di nome Maketaton: re e regina sono in lacrime davanti al letto dove giace la loro figlia defunta.

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Akhenaton – museo di Luxor in Egitto
La scomparsa di Nefertiti il mistero della tomba

Poco dopo la morte della figlia, Nefertiti scompare ufficialmente da qualsiasi rendiconto storico o raffigurazione e sono innumerevoli le leggende che la riguardano, in alcune diventa faraone dopo la morte di Akhenaton, in altre si narra di un divorzio della coppia, che portò Akhenaton a tornare a Tebe e Nefertiti a vivere in solitudine ad Akhetaton; purtroppo prove certe della sua sopravvivenza non ne esistono e quindi è più facile accettare l’idea che sia morta in giovane età (30 anni), intorno al quindicesimo anno del regno. 

La tomba e la mummia di Nefertiti non sono mai state trovate, e purtroppo come d’abitudine per tutto quello che concerne i ritrovamenti archeologici fatti in Egitto, esistono le più svariate teorie e tesi che vedono studiosi e archeologi fare a gara nell’attribuire mummie e tombe alla regina del Nilo. 
La sua tomba è un mistero come la sua nascita e quindi finché non la troveranno, Nefertiti sarà ricordata semplicemente per la cosa più importante, la sua incredibile vita, durante la quale ha realizzato i sogni di ogni donna al mondo.

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Nefertiti icona moderna

Sono passati più di 3350 anni circa dalla morte di Nefertiti eppure i valori che ha trasmesso sono vivi ancora oggi, più di ogni altra donna al mondo ha saputo incarnare la bellezza e il potere, insieme all’amore incondizionato verso Dio, la sua famiglia e il suo popolo. 
Curiosamente non sono stati girati molti film sulla storia di Nefertiti ma comunque anche recentemente alcuni personaggi famosi si sono appropriati della sua immagine per uso personale o commerciale. 

Nefertiti è ricordata da un film italiano del 1961 intitolato “Nefertiti, la regina del Nilo” con la regia di Fernando Cerchio e l’attrice statunitense Jeanne Crain che interpreta la regina, nel 1995 usci il lungometraggio “Nefertiti figlia del sole” con protagonista l’attrice italiana Michela Rocco di Torrepadula. 

Nel videoclip di Michael Jackson Remember the Time, Nefertiti viene interpretata dalla bellissima top model Iman, mentre l’attore americano Eddie Murphy interpreta Akhenaton. 
Nella serie televisiva di fantascienza britannica Doctor Who l’attrice inglese che interpreta Nefertiti è Riann Steele. Nell’ottobre del 2017 è la cantante Rihanna a troneggiare sulla copertina di Vogue ispirandosi al busto ritrovato di Nefertiti, tra l’altro Rihanna sul fianco sinistro ha anche un tatuaggio del busto stesso. 
Il compianto rapper Tupac Shakur sul petto destro aveva tatuato il busto di Nefertiti e nel 2018 la cantante Beyoncè ha messo in commercio una serie di t-shirts con lei in versione Nefertiti.

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Sabrina Parigi è nata a Firenze e lì ha frequentato un corso di trucco di base, trucco teatrale ed effetti speciali. Da sempre appassionata di cinema, si è documentata accuratamente e a lungo su regia, sceneggiatura, soggetto e dialoghi per il cinema. Nel 2008 ha dato vita, insieme ad altri soci, all'associazione culturale di cinema indipendente “Le Tre Pietre”, che ha come scopo la realizzazione di corti/medi/lungometraggi, documentari, videoclip e la divulgazione delle arti in genere. Nel 2007 dirige e interpreta il corto Le Tre Pietre, nel 2008 Crypto, ottenendo la nomination come miglior regia esordiente al Festival di Roma “Corto.it”. Nel 2009 realizza il documentario Piccole e curiose storie fiorentine, selezionato e apprezzato in numerosi festival, al quale è seguita una versione più completa ed accurata, dal titolo Firenze curiosità e leggende. Negli ultimi anni ha continuato a fare ricerche sulle origini di antiche leggende e superstizioni, creando nel 2017 il sito Leggende, Curiosità, Misteri e Paranormale, sostituito nel 2018 dal sito migliorato e completo 3pietre.it