Giardini Pensili di Babilonia: tra Storia e Leggenda

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giardini pensili

I giardini pensili di Babilonia sono una delle sette meraviglie del mondo antico

Il mondo è pieno di spettacoli naturali e artistici da non perdere. In ogni Paese e in ogni regione sembrano esserci meraviglie mozzafiato, che ci fanno capire che la presenza dell’uomo sulla terra ha lasciato un segno indelebile, testimonianza del talento di alcuni artisti o della volontà di molti committenti.

Gli esempi di arte e di architettura derivate dal nostro lontano passato vengono convenzionalmente raggruppate e catalogate sotto il nome di “meraviglie del mondo antico“.

A questo gruppetto limitato di opere stupende appartengono il noto Colosso di Rodi, il Faro di Alessandria, la meravigliosa e maestosa Piramide di Cheope in Egitto (a Giza), il Mausoleo di Alicarnasso in Turchia, l’imponente Statua di Zeus in Grecia a Olimpia e un esempio incredibile di commistione tra architettura umana e arte naturale: i giardini pensili di Babilonia.

giardini pensili di babilonia
Raffigurazione dei giardini pensili di Babilonia

I giardini pensili di Babilonia, situati nell’antica Mesopotamia e accanto all’attuale città di Baghdad, in Iraq, erano l’esempio perfetto di ciò che l’influenza di un potente sovrano potesse fare. Fu infatti il re babilonese Nabucodonosor II a farli edificare negli anni attorno al 590 a.C., per esprimere in modo imponente e maestoso la forza del suo impero babilonese.

Non fu il primo ad agire in questo modo, poiché spesso nel corso dei secoli l’arte divenne un mezzo per mostrare al mondo la ricchezza di un popolo, nonché la potenza di chi lo guidava.

I giardini pensili babilonesi in questo senso non sono solo una testimonianza affascinante della capacità architettonica dei popoli che abitavano Babilonia, ma anche della complessità dei sistemi idrici impiegati per il sostentamento delle numerose piante che componevano questa struttura.

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Il re babilonese Nabucodonosor II

Vanto del re, i giardini di Babilonia non simboleggiavano solamente il rigoglio di una cultura e di un popolo incredibilmente prospero e avanzato, ma furono anche un dono sfarzoso fatto commissionare proprio da Nabucodonosor per la sua sposa, la regina assira Semiramide.

Una leggenda narra che la regina Semiramide trovasse, nonostante il clima arido a Babilonia, rose fresche ogni giorno nei giardini pensili.

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La regina assira Semiramide riceve la notizia della rivolta di Babilonia, dipinto del Guercino, Boston, Museum of Fine Arts (foto Wikipedia)

Qual era la posizione esatta dei giardini pensili Babilonesi?

Per molto tempo questa meraviglia del mondo antico rimase ignota, solo lontanamente teorizzata dagli studiosi, e ancora oggi sebbene si sappia a grandi linee dove si trovava Babilonia non è del tutto chiara la posizione esatta dei giardini all’interno della città. C’è chi ha addirittura ipotizzato che i giardini non si trovassero lì, ma presso Ninive, un’altra grande e importante città della Mesopotamia.

Il primo a tentare un’analisi un po’ più accurata fu un archeologo, il tedesco Robert Koldewey, tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del secolo successivo. Egli ritrovò delle rovine dalle caratteristiche tali da far pensare allo studioso che proprio lì sorgessero i giardini di Babilonia.

Fu sempre lui ad analizzare i resti della struttura che probabilmente ospitava i giardini e a ipotizzarne la forma, che doveva essere a pianta rettangolare e protetta da ben due tipi di cinta muraria. In seguito molti altri teorici tentarono di aggiungere informazioni a questa ipotesi e di smentire in alcuni casi il lavoro dell’architetto tedesco.

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Come funzionavano i giardini di Babilonia?

I giardini pensili di Babilonia furono realizzati su un’altura e funzionavano tramite un sistema idrico e drenante piuttosto complesso. Ciò che rende incredibile questa struttura è il fatto che l’irrigazione raggiungeva anche le parti più alte dei giardini, mantenendo rigogliosi anche le piante sulla cima dell’edificio, formato da varie terrazze.

Il tipo di piante ospitato dai giardini, inoltre, è un altro elemento molto interessante e sicuramente non banale, poiché il re scelse di coltivare esemplari non necessariamente autoctone e abituate più ai climi umidi che a quello arido della zona.

A questo serviva il complicato sistema idrico (già in uso e definito Norias) sfruttato per permettere la sopravvivenza ai giardini e che attingeva direttamente da pozzi interni e dall’acqua del vicino fiume Eufrate.

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Secondo le analisi di un altro studioso, D.W.W. Stevenson, l’acqua del fiume veniva raccolta in bacini, che tramite un sistema di ruote simili a mulini veniva distribuita in lunghi canali per tutta la struttura, un capolavoro tecnico che testimonia la grandezza di un popolo già secoli prima di Cristo e della maggiore espansione dell’Impero Romano. Pare inoltre che i giardini fossero visibili anche da lontano, dai visitatori della città e dai mercanti di passaggio, grazie all’altezza di alcune piante e alberi.

Non c’era modo migliore per esprimere con forza il proprio sviluppo tecnico e ingegneristico a tutti coloro che si avvicinavano alla città mesopotamica.

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Sabrina Parigi è nata a Firenze e lì ha frequentato un corso di trucco di base, trucco teatrale ed effetti speciali. Da sempre appassionata di cinema, si è documentata accuratamente e a lungo su regia, sceneggiatura, soggetto e dialoghi per il cinema. Nel 2008 ha dato vita, insieme ad altri soci, all'associazione culturale di cinema indipendente “Le Tre Pietre”, che ha come scopo la realizzazione di corti/medi/lungometraggi, documentari, videoclip e la divulgazione delle arti in genere. Nel 2007 dirige e interpreta il corto Le Tre Pietre, nel 2008 Crypto, ottenendo la nomination come miglior regia esordiente al Festival di Roma “Corto.it”. Nel 2009 realizza il documentario Piccole e curiose storie fiorentine, selezionato e apprezzato in numerosi festival, al quale è seguita una versione più completa ed accurata, dal titolo Firenze curiosità e leggende. Negli ultimi anni ha continuato a fare ricerche sulle origini di antiche leggende e superstizioni, creando nel 2017 il sito Leggende, Curiosità, Misteri e Paranormale, sostituito nel 2018 dal sito migliorato e completo 3pietre.it